Lo sapevi che c'è un paesello nella provincia di Imperia dove oltre ad esserci dell'ottimo vino rossese e paesaggi incantati, abbiamo trovato anche l'esistenza di veri fantasmi nel suo castello arroccato nella sua collina? Vieni a visitare il posto più bello del mondo, e già da subito ti sentirai di vivere in una cartolina, come lo sono i suoi cittadini.
SCEGLI DI PASSARE UNA VACANZA DA SOGNO A DOLCEACQUA. NON TE NE PENTIRAI
martedì 8 marzo alle ore 15.00 - 12 marzo alle ore 20.00
Piazza San Filippo, Dolceacqua
Le gelide giornate invernali non hanno tolto brio al giovane ed euforico gruppo dei “Beli Nui”,nuovamente pronto a tornare sulla scena per entusiasmare grandi e piccini con il Carnevale Invernale.
L’evento avrà inizio l’8 Marzo con la sflilata pomeridiana per poi ritrovarci per la cena e il ballo in maschera nella tensostruttura allestita per l’occasione in Piazza San Filippo a Dolceacqua. Si proseguirà venerdì 11 Marzo con l’Happy Hour seguito dalla “Spaghettata Belottata”.
Il gran finale sarà sabato 12 Marzo quando danze e allegria saranno
Dolceacqua 30 gennaio 2011- Il fulcro di questa tradizione risiede nell'azione processionale. Il giorno precendente la festa, viene tagliato un albero di alloro appositamente coltivato nei boschi dalla confraternita di San Sebastiano, detta dei "bastianin"Alle ore 15,30 la tradizionale Processione di San Sebastiano con la processione del Santo e dell'Albero di Alloro adornato di Ostie accompagnato dai grandi Crocifissi delle Confraternite ospiti della Manifestazione. In questa processione i due grandi Crocifissi sono della confraternita Nostra Signora della Misericordia d'Albenga, il grande crocifisso ha un peso di circa 90 kg e un altezza di circa 6 mt.e il più piccolo circa 50 kg. Di peso e un'altezza di 4 mt, le altre confraternite invitate quest'anno sono Penitenti Neri Di Monaco, San Sebastiano Camporosso,San Giovanni Evangelista Civezza, San Giovanni Battista Villanova di Albenga. Ha concelebrato la messa e la processione il Vicario generale della diocesi d'Albenga Mons. Giorgio Brancaleone.
Un evento molto sentito nell'antico Borgo Medioevale, che ha nella Confraternita di San Sebastiano la più antica e longeva congregazioni del paese,
Il fulcro di questa tradizione risiede nell'azione processionale. Infatti, il giorno precendente la festa, viene tagliato un albero di alloro appositamente coltivato nei boschi dalla confraternita di San Sebastiano, detta dei "bastianin".
L'alloro viene avvicinato all'albero al quale era stato legato San Sebastiano per uno dei martiri subiti, venendo trafitto da decine di frecce.
All'alloro vengono attaccate ostie colorate. L'albero è poi portato in processione dai membri della locale confraternita. Alla fine della processione e dunque della giornata invernale l'albero viene "spogliato" di rami e ostie.
Chiunque può fare un'offerta alla confraternita. A seconda dell'entità dell'offerta si danno in cambio rami di grandezza differente ed un diverso numero di ostie.
Tutto viene conservato, le ostie per venir mangiate in caso di malattia, mentre il ramo si mantiene sino alla festa seguente, quando viene preventivamente bruciato.
La presenza dell'albero è legata ad una dimensione ancestrale, in cui l'elemento cristiano si salda al culto pagano arcaico per le presenze naturali.